pastedGraphic.png       pastedGraphic_1.png        pastedGraphic_2.pngpastedGraphic_3.png          pastedGraphic_4.png         pastedGraphic_5.png            

 

 

ESPOSIZIONE D'ARTE CONTEMPORANEA

 

GIANNETTO FIESCHI. L’ESPERIENZA DELLA PITTURA

 

Seconda Sezione Espositiva del Ciclo “Giannetto Fieschi. Un’Esposizione Antologica”

 

 

A cura di Andrea B. Del Guercio

 

Genova, Palazzo Ducale

Ducale Spazio Aperto

Piazza G. Matteotti, 9

 

Inaugurazione 17 Dicembre 2021 ore 18.00

 

18 dicembre 2021 – 16 gennaio 2022

 

COMUNICATO STAMPA

 

La mostra “Giannetto Fieschi. L’esperienza della pittura” ospitata presso il Palazzo Ducale di Genova dal 18 dicembre 2021 al 16 gennaio 2022, costituisce la seconda tappa del grande progetto espositivo “Giannetto Fieschi. Un’Esposizione Antologica”. Nel centenario della nascita dell’illustre pittore ed incisore nato a Zogno nel 1921 e morto a Genova nel 2010, la mostra, promossa dal Comune di Genova e dall’Archivio Giannetto Fieschi, è a cura di Andrea B. Del Guercio e sarà inaugurata venerdì 17 dicembre alle ore 18.00.

Quattro le grandi opere polimateriche esposte, pesanti come pale d'altare, che si installano nel Palazzo dopo essere uscite da un processo di reazione frutto di un'alchimia, di una sperimentazione sofferta, in cui i dubbi sovrastano le certezze e si impongono fino a ‘raccontare’ verità nascoste sotto la scorza effimera del buon gusto: “Questo avalla la dimensione da parete affrescata - e qui - trovo la mia natura, quella che ho nel sangue: e storia e sesso, religione, mitologia continuano ad essere i temi del mio operare, che è messianico.” (G. Fieschi).

 

La mostra

Le grandi dimensioni della pittura contrassegnano l’opera di Giannetto Fieschi lungo tutta la sua storia espressiva ed è a questo orientamento che la sezione espositiva dedica la sua composizione; come sottolinea il curatore Andrea B. Del Guercio, “si è scelto di intervenire sullo spazio di Palazzo Ducale con un numero limitato di opere in grado di esasperare attraverso il coinvolgimento percettivo la lettura ed una fruizione che si determina anche attraverso un impatto fisico.” L’installazione avviene infatti all'interno di una sede le cui dimensioni spaziali permettono e suggeriscono uno ‘scontro’ che potremmo definire rafforzato tra arte e architettura, secondo un principio che nella Biennale di Venezia del 1964 lo stesso Fieschi sostiene e cerca: “Unico perché grandissimo: si avvicina ai diciotto metri quadrati. E grandissimo perché diventa, illusoriamente, una parte affrescata. E parete affrescata perché ciò che è murale è morale.”

L’estensione delle superfici induce a parlare di ‘esperienza della pittura’ in quanto nel processo sono coinvolte la creatività e la fruizione, la volontà di narrare per immagini e lo sforzo di leggere e comprendere in base alla propria sensibilità. Rimandando alla pittura murale Fieschi sollecita il mantenimento di quell’impegno morale che la storia ha tracciato lungo il suo sviluppo, tra le tante tappe del fare artistico, dai cicli di affreschi medievali alle decorazioni barocche; un processo che non induce alla citazione del passato ma che sollecita quei nuovi sviluppi linguistici che interpretano e che danno voce alla sensibilità contemporanea. 

Saranno esposte il Corpus spirituale e Il Tedio o La Funzione è una favola, entrambi del 1951, La Strage degli Innocui del 1954, il Minotauro del 1980. In questi lavori di grandi dimensioni la sostanza pittorica trova la sua forma più alta perchè “le veemenze reiterate di linee e le trasparenze, i grumi di materia, le oggettualità come contrappunto a altre forme o contrappasso d’altri sensi altrove nell’opera, o come atto di passione per un feticcio, i volumi di forme e quelli di spazio, e le deliquescenze stemperate e le fibre aride di tutti gli spigoli, i toni rosei e i picei, ordinati sulla superficie in alternanze di conflitti ottici, animano la tela delle opere mie di una vita che non si può attribuire al soggetto apparente. Questo fattore costituisce il significato pur essendo il significante.” (G. Fieschi).

 

Note biografiche

Giannetto Fieschi nasce a Zogno, in Val Brembana, in provincia di Bergamo, il 10 giugno 1921. Il padre è un eminente e innovatore chirurgo; la madre è Gina Levi. Discendono dalla storica famiglia genovese medievale dei Fieschi, Conti di Lavagna, che ha dato alla storia della Chiesa Santa Caterina Fieschi, due beati, due pontefici, numerosi cardinali, vescovi, ammiragli, ma anche patrioti, mecenati e benefattori. Nel 1931 il padre si trasferisce a Genova portando con sé la famiglia. Nel 1935 Fieschi frequenta il Ginnasio a Genova e quindi il Liceo Classico ma dedicandosi già al disegno e all’incisione. Incontra Paul Klee nel 1937 durante una villeggiatura estiva ad Aflenz, in Stiria. Conseguita la maturità classica intraprende, sollecitato anche dal padre, gli studi di medicina nell’Università di Genova. Nel 1941 è richiamato sotto le armi e milita per oltre quattro anni come sergente; nel 1945, rientrato a Genova, seguita a frequentare la Facoltà di Medicina ma tralascia gli studi tra il 1951 e gli anni seguenti per dedicarsi interamente al lavoro artistico. Partecipa nel 1946 alla Mostra Nazionale di Arte sociale, in Palazzo Ducale a Genova. Giulio Carlo Argan, che rappresenta per Fieschi per oltre un decennio un sostegno, visita il suo studio. Nel 1948 espone per la prima volta nella XXIV Biennale di Venezia e nuovamente nel 1950 richiamando l’attenzione di Giorgio Morandi, Roberto Longhi e Francesco Arcangeli. Nel 1951 vince una borsa di studio del governo francese per soggiornare a Parigi. Alla Sorbona compie ricerche sulla semantica e la grafica medievali. L’anno dopo, sempre con l’appoggio di Giulio Carlo Argan, vince una borsa di studio del governo spagnolo per soggiornare in Spagna. A Barcellona sviluppa buona parte del ciclo di dipinti della Via Crucis che espone a Parigi nel 1953. In quello stesso anno una nuova borsa di studio lo porta a New York, dove segue corsi di incisione e serigrafia. Rientrato in Italia, insegna presso il Liceo Artistico a Genova. Nel 1958 si sposa, a Genova, con Rosina De Battista; ne nasceranno due figli, Limbania e Ibleto. Ritorna negli U.S.A. per dirigere il Department of Fine Arts dell’University of the South nel Tennessee fino al 1961 quando ritorna a Genova. Nella XXXII Biennale di Venezia del 1964, espone il grandissimo dipinto Dall’alto del patibolo Antonio Lorenzo Lavoisier dimostra e proclama l’indistruttibilità della materia che subisce la censura del Patriarca di Venezia, oggi di proprietà dell'Archivio Fieschi. Nel maggio del 1965 una importante personale a Roma, a La Nuova Pesa, accresce il dibattito critico intorno al suo lavoro. Negli anni Sessanta e Settanta la sua attività di mostre personali in Italia è molto intensa. Del suo lavoro si interessano tra gli altri Francesco Arcangeli, Antonio Del Guercio, Enrico Crispolti, Gillo Dorfles, Renato Barilli, Mario De Micheli, Francesco Vincitorio, Raffaele De Grada, Renato Guttuso, Giuliano Briganti.  

Nel 1972 prende parte alla X Quadriennale Nazionale d’Arte a Roma e a Immagine per la città, in Palazzo Reale, a Genova, con i sei riquadri pittorici gigantografici del Leviatano. Nel 1980 gli è assegnata la cattedra di Tecniche dell’incisione all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, che ricoprirà fino al 1995. Esposizione Antologica alla Galleria Comunale d'Arte Moderna di Forte dei Marmi (Lu) nel 1981 a cura di Andrea Del Guercio e nel 1983 Rossana Bossaglia lo invita alla mostra Il Pop Art e l’Italia al Castello Visconteo di Pavia. Tre anni dopo una grande antologica del suo lavoro è proposta a Genova, nel Museo di Villa Croce e nel Museo di Sant’Agostino, e prende parte alla XI Quadriennale Nazionale d’Arte, a Roma. Nel 1992 Enrico Crispolti ripropone la Via Crucis nell’ambito della Quinta Biennale d’Arte Sacra. Beata Passio, a San Gabriele (Teramo). Nel 1996 nasce il progetto di una consistente donazione di dipinti per il Museo Civico di San Remo e nel 1999 nuova grande donazione per la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di San Gimignano. Muore a Genova il 15 marzo 2010.

 

 

 

INFORMAZIONI MOSTRA

 

Titolo: “Giannetto Fieschi. L’esperienza della pittura ”

Sede:  Palazzo Ducale Ducale Spazio Aperto, Genova, Piazza G. Matteotti, 9

Periodo: 18 dicembre 2021 – 16 gennaio 2022

A cura di: Andrea B. Del Guercio 

(Titolare Cattedra di Storia dell'Arte Contemporanea Accademia di Belle Arti di Brera Milano)

Organizzazione dell’Esposizione: Archivio Giannetto Fieschi

Collaboratori: Fabrizio Bombino

Assistenti: Silvia Colace, Luming Zhang

Restauro: Luisa Mensi Conservazione e restauro - Torino

Orario: dal martedì alla domenica ore 15.00 – 19.00. Chiuso lunedì e 25 dicembre

Ingresso: gratuito

Per informazioni: tel. 010 8171600

 

Prossime sedi espositive a Genova - a Villa Croce 10.2.2022 - alla GAM Nervi 12.2.2022

 

Altre sedi espositive: Comune di San Gimignano (Si), Comune di Sanremo (Im)

Partner Organizzativi: Capitolium Art Casa d’Aste Brescia

 

Sito Palazzo Ducale: www.palazzoducale.genova.it

 

Sito Archivio Giannetto Fieschi: www.archiviogiannettofieschi.eu

Ufficio Stampa: Paola Saba, +39 338 4466199, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Monografia in preparazione: Testi, tra gli altri, di A.Del Guercio, F.Bombino, B.Ceccobelli, M.Diel, PP.Dinelli, A.Dzurova, S.Jiong, A.Lechleiter, P.Martini, A.Mugnaini, S.Pizzi, M.Scarpa, F.Serrati, H.Stahlhut  I.Terracciano. Edizioni Rubbettino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                              pastedGraphic_6.pngpastedGraphic_7.png                                                              pastedGraphic_8.png                                                                                                                          

pastedGraphic.png

 

 

 

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce - Comune di Genova

 

GIANNETTO FIESCHI

(Zogno 1921 - Genova 2010)

 

Dopo l'Espressionismo verso la Pop Art in anticipo sulla TransAvanguardia

 

Conferenza

L’incontro sarà realizzato all’esterno del Museo con il rispetto delle procedure

di distanziamento e contingentamento

previste dai protocolli Covid vigenti 

 

Giovedì 10 giugno 2021 ore 17.00

 

Partecipano

 

Andrea B. Del Guercio

Titolare della Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e Curatore del Progetto Espositivo 

Limbania Fieschi

Presidente Archivio Giannetto Fieschi

Anna Orlando

Advisor per Arte e Patrimonio culturale Comune di Genova

Francesca Serrati

Direttrice del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce

 

Il Museo di Villa Croce predispone nel centenario della nascita del Maestro Giannetto Fieschi la conferenza del prof. Andrea Del Guercio incentrata sulla rilettura critica di un esponente di spicco di quei sistemi linguistico-visivi internazionali che hanno attraversato la seconda metà del XX secolo.

In occasione dell'evento si tracceranno le linee guida del progetto espositivo, voluto dal Comune di Genova e dal Museo di Villa Croce, destinato a  ricostruirne il percorso espressivo fortemente radicato nella città di Genova; il Progetto Espositivo intende creare all'interno della Città, coinvolgendo le sue più significative sedi espositive e il suo tessuto urbano, un percorso in grado di documentare l'Opera di Giannetto Fieschi e le sue relazioni con le linee di tendenza internazionali che hanno contrassegnato la cultura artistica tra il secondo novecento e l'inizio del nuovo secolo. 

Si intende arricchire la conoscenza dell'opera di Giannetto Fieschi, così radicato nella vita artistica e culturale genovese, andando a realizzare e creando una relazione, diretta e/o indiretta, con gli artisti europei e internazionali che gli furono 'compagni di ricerca' in quella fondamentale stagione fatta di passaggi e soluzioni in costante rinnovamento. Si intende predisporre un Progetto che sappia mettere a fuoco e sottolineare quelle soluzioni estetiche che si sono poste in evidente anticipazione di contenuti e di valori, offrendo al pubblico uno sguardo articolato sul nostro più recente passato artistico. 

L'esposizione non delimiterà lo sguardo espositivo, ma aprirà quei confini dell'arte moderna e contemporanea, non ancora del tutto sondati, attivando quelle iniziative che, partendo dal patrimonio complesso e articolato, frutto di una attenta riflessione condotta da Fieschi, muove, si confronta e interagisce con una dimensione ampia.

La diffusa presenza di opere pittoriche e grafiche di Giannetto Fieschi nel tessuto del collezionismo genovese e ligure, oltre a quanto si riconosce in una distribuzione più ampia, ci permette di ipotizzare il coinvolgimento della Città, i suoi circuiti sociali, la sua stessa storia, nei luoghi di culto e nella vivace disponibilità del circuito delle gallerie d'arte. Parallelamente l'individuazione di più sedi espositive, poste in luoghi significativi del circuito turistico italiano, da San Gimignano in Toscana a Sanremo in Liguria, all'Abruzzo, ci lascia ipotizzare una dimensione nazionale del Progetto. Aggiungiamo la volontà di allargare i confini del Progetto dedicato a Giannetto Fieschi, attraverso il coinvolgimento mirato di studiosi della storia dell'arte contemporanea, nelle attività di analisi critica e nella realizzazione di un volume monografico.

 

 

 

 

Partner espositivi:

Museo Diocesano di Genova

Museo di Palazzo Ducale di Genova

Galleria Comunale d’Arte Moderna Città di San Gimignano (Si)

 

Partner Organizzativi:

 

Capitolium Art Casa d’Aste Brescia

Fotografi: Studio Roberto Merlo & Marco Frino

Restauro: Luisa Mensi Conservazione e Restauro

Catalogo: Edizioni Rubbettino

Ufficio Stampa: Paola Saba, cell. 338/4466199, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

pastedGraphic_1.png pastedGraphic_2.png

 

 

       pastedGraphic.png       pastedGraphic_1.png        pastedGraphic_2.pngpastedGraphic_3.png          pastedGraphic_4.png         pastedGraphic_5.png            

 

 

ESPOSIZIONE D'ARTE CONTEMPORANEA

 

GIANNETTO FIESCHI. DENTRO AL SACRO

 

Prima Sezione Espositiva del Ciclo “Giannetto Fieschi. Un’Esposizione Antologica”

 

A cura di Andrea B. Del Guercio

 

Genova, Museo Diocesano

Via Tommaso Reggio, 20r

Inaugurazione 26 Novembre 2021 ore 18.00

 

27 novembre 2021 – 26 febbraio 2022

 

COMUNICATO STAMPA

 

Nel centenario della nascita dell’illustre pittore ed incisore Giannetto Fieschi (Zogno, 1921 – Genova, 2010) Genova si appresta a rendergli omaggio con una serie di mostre: prima tappa del grande progetto espositivo “Giannetto Fieschi. Un’Esposizione Antologica” è la mostra “Giannetto Fieschi. Dentro al Sacro” ospitata presso il Museo Diocesano di Genova dal 27 novembre 2021 al 26 febbraio 2022 e che sarà inaugurata venerdì 26 novembre alle ore 18.00.

Promossa dal Comune di Genova e dall’Archivio Giannetto Fieschi, l’esposizione, a cura di Andrea B. Del Guercio, attraverso venti grandi opere pittoriche, disegni e incisioni, permette di incontrare e riconoscere in una pittura che si è trasformata nel tempo, dalla dimensione espressionista a quella centrata sull'analiticità del disegno, polimaterica a sperimentale nella definizione strutturale, soggetti e figure isolate, da Santa Lucia a Santa Caterina Fieschi, ad eventi che raccontano 'stazioni' della Via Crucis. 

Come sottolinea Paola Martini, Conservatore del Museo Diocesano, “la mostra dedicata a Giannetto Fieschi si inserisce in quel processo di avvicinamento tra la collezione museale e l’arte con­temporanea che il Museo Diocesano ha avviato da tempo e con convinzione, non solo per fare esperienza di «una sorta di “genere” che si può scegliere di prendere in considerazione oppure no». Proprio per il suo intrinseco legame con un territorio da cui trae linfa d’arte e di storia, un museo, ancor più se di ispirazione religiosa, non può esimersi dal confronto con il presente, fino al ‘passato prossimo’, per riannodare i fili di una comunicazione che nei passati decenni si è quasi completamente annebbiata.” 

 

La mostra

All'interno della vasta e insistita produzione di Giannetto Fieschi si trova un articolato nucleo di opere riconducibili all’ampia dimensione dell'arte cristiana, alla ricchezza del suo patrimonio, alla pluralità dei suoi soggetti, con diversi approfondimenti iconografici, testimoni di un processo di rilevazione e ricerca in ambito teologico, rivisitazione e rielaborazione dei processi esperienziali. “Il Museo Diocesano di Genova ospita in maniera mirata una accurata scelta di opere con l'obiettivo di sottolineare un rapporto di continuità tra passato e presente, tra le stagioni antiche e quelle moderne dell'Arte Sacra Moderna e Contemporanea. La successione delle sale espositive, la presenza di opere 'storiche' appartenenti al patrimonio artistico genovese, avvalorano una scelta tesa a imprimere nel fruitore la 'processualità' della percezione, offrendo momenti di sosta mirata opera per opera; l'obiettivo è quello di invitare al confronto con l'insieme e alla scoperta del particolare, alla ricerca della contaminazione tra un polittico devozionale del '500 e l'intensità espressionista di Giannetto Fieschi.” (A. B. Del Guercio).

La scelta delle opere, tendenzialmente di grande formato secondo il principio delle 'pale d'altare', risponde all'osservazione di quella vera e propria ‘dimensione complessa’ con cui Giannetto Fieschi affronta, lungo l'intero arco della sua vita, l'ambito esperienziale del Sacro, riconoscendolo all'interno del patrimonio artistico-culturale ed aprendo un confronto con la storia dell'arte occidentale cristiana. 

Così, infatti, lo stesso Giannetto Fieschi: “la consapevolezza di una condizione mentale internata nella confusione, come quella della religione, eccita la mia tensione formale verso il mio fine di un’epistemologia intesa nello stile […] Lo stadio ch’io contemplo e in cui m’intendo senza scienza è il più puramente primitivo e barbarico della religione, magico ma ancora senza cabala e senza superstizione, quello intimo, iniziale ed elementare, dove conta eminentemente la morte – sebbene io me lo configuri assoluto e cattolico perché, tenendo a perno l’umanità, l’imperio teocratico là oscilla in una con l’altro estremo, quello della carità: e là vita, morte, merito e peccato sono passioni e come tali conoscono in me una legge estetica.”

Il visitatore scoprirà nello scrigno del Museo Diocesano di Genova come la storia dell'arte non sia da rinchiudere in una cronologia ma quanto possa essere vissuta e rivissuta, rigenerata perfino attraverso una frequentazione fatta di sensibilità e di cultura personale. Accanto alle grandi tele, a soggetti e temi che fanno parte della cultura delle immagini, tra figure di Santi a tutti noti ed eventi miracolosi e drammatici, si potranno scoprire la raffinata cultura ‘antica’ del disegno e la forza espressiva delle tecniche grafiche, dall'incisione  alla serigrafia, dai piccoli ai grandi formati.

Il visitatore vedrà dunque alternarsi alle opere di Fieschi, gli oggetti antichi della collezione permanente in un dialogo armonico e atemporale: “attraverso l’accostamento del linguaggio artistico contemporaneo alle opere ‘antiche’ del percorso museale consueto, è stato possibile, di volta in volta, individuarne le attinenze o la distanza formale ed estetica, ma anche cogliere in entrambe il riferimento a temi che uniscono la spiritualità cristiana e il portato esistenziale dell’uomo.” (P. Martini).

Non è stato seguito un restrittivo processo cronologico, scegliendo di rispettare dell'autore l'azione operativa in costante trasformazione e rinnovamento, osservando e sottolineando un processo di attraversamento di quell'ampio patrimonio iconografico, verificando il superamento di condizioni prestabilite. “Lo stato dell'arte contemporanea si manifesta perfettamente ed esemplarmente nel processo espressivo di Fieschi ponendolo in posizione di continuità ma anche di anticipazione della storia e dei suoi attuali sviluppi; un procedere ‘rischioso’ in cui l'eredità dell'arte produce la sua attualità.” (A. B. Del Guercio).

 

Note biografiche

Giannetto Fieschi nasce a Zogno, in Val Brembana, in provincia di Bergamo, il 10 giugno 1921. Il padre è un eminente e innovatore chirurgo; la madre è Gina Levi. Discendono dalla storica famiglia genovese medievale dei Fieschi, Conti di Lavagna, che ha dato alla storia della Chiesa Santa Caterina Fieschi, due beati, due pontefici, numerosi cardinali, vescovi, ammiragli, ma anche patrioti, mecenati e benefattori. Nel 1931 il padre si trasferisce a Genova portando con sé la famiglia. Nel 1935 Fieschi frequenta il Ginnasio a Genova e quindi il Liceo Classico ma dedicandosi già al disegno e all’incisione. Incontra Paul Klee nel 1937 durante una villeggiatura estiva ad Aflenz, in Stiria. Conseguita la maturità classica intraprende, sollecitato anche dal padre, gli studi di medicina nell’Università di Genova. Nel 1941 è richiamato sotto le armi e milita per oltre quattro anni come sergente; nel 1945, rientrato a Genova, seguita a frequentare la Facoltà di Medicina ma tralascia gli studi tra il 1951 e gli anni seguenti per dedicarsi interamente al lavoro artistico. Partecipa nel 1946 alla Mostra Nazionale di Arte sociale, in Palazzo Ducale a Genova. Giulio Carlo Argan, che rappresenta per Fieschi per oltre un decennio un sostegno, visita il suo studio. Nel 1948 espone per la prima volta nella XXIV Biennale di Venezia e nuovamente nel 1950 richiamando l’attenzione di Giorgio Morandi, Roberto Longhi e Francesco Arcangeli. Nel 1951 vince una borsa di studio del governo francese per soggiornare a Parigi. Alla Sorbona compie ricerche sulla semantica e la grafica medievali. L’anno dopo, sempre con l’appoggio di Giulio Carlo Argan, vince una borsa di studio del governo spagnolo per soggiornare in Spagna. A Barcellona sviluppa buona parte del ciclo di dipinti della Via Crucis che espone a Parigi nel 1953. In quello stesso anno una nuova borsa di studio lo porta a New York, dove segue corsi di incisione e serigrafia. Rientrato in Italia, insegna presso il Liceo Artistico a Genova. Nel 1958 si sposa, a Genova, con Rosina De Battista; ne nasceranno due figli, Limbania e Ibleto. Ritorna negli U.S.A. per dirigere il Department of Fine Arts dell’University of the South nel Tennessee fino al 1961 quando ritorna a Genova. Nella XXXII Biennale di Venezia del 1964, espone il grandissimo dipinto Dall’alto del patibolo Antonio Lorenzo Lavoisier dimostra e proclama l’indistruttibilità della materia che subisce la censura del Patriarca di Venezia, oggi di proprietà dell'Archivio Fieschi. Nel maggio del 1965 una importante personale a Roma, a La Nuova Pesa, accresce il dibattito critico intorno al suo lavoro. Negli anni Sessanta e Settanta la sua attività di mostre personali in Italia è molto intensa. Del suo lavoro si interessano tra gli altri Francesco Arcangeli, Antonio Del Guercio, Enrico Crispolti, Gillo Dorfles, Renato Barilli, Mario De Micheli, Francesco Vincitorio, Raffaele De Grada, Renato Guttuso, Giuliano Briganti.  

Nel 1972 prende parte alla X Quadriennale Nazionale d’Arte a Roma e a Immagine per la città, in Palazzo Reale, a Genova, con i sei riquadri pittorici gigantografici del Leviatano. Nel 1980 gli è assegnata la cattedra di Tecniche dell’incisione all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, che ricoprirà fino al 1995. Esposizione Antologica alla Galleria Comunale d'Arte Moderna di Forte dei Marmi (Lu) nel 1981 a cura di Andrea Del Guercio e nel 1983 Rossana Bossaglia lo invita alla mostra Il Pop Art e l’Italia al Castello Visconteo di Pavia. Tre anni dopo una grande antologica del suo lavoro è proposta a Genova, nel Museo di Villa Croce e nel Museo di Sant’Agostino, e prende parte alla XI Quadriennale Nazionale d’Arte, a Roma. Nel 1992 Enrico Crispolti ripropone la Via Crucis nell’ambito della Quinta Biennale d’Arte Sacra. Beata Passio, a San Gabriele (Teramo). Nel 1996 nasce il progetto di una consistente donazione di dipinti per il Museo Civico di San Remo e nel 1999 nuova grande donazione per la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di San Gimignano. Muore a Genova il 15 marzo 2010.

 

INFORMAZIONI MOSTRA

 

Titolo: “Giannetto Fieschi. Dentro al Sacro”

Sede:  Museo Diocesano, Genova, Via Tommaso Reggio, 20r

Periodo: 26 novembre 2021 – 26 febbraio 2022

A cura di: Andrea B. Del Guercio 

(Titolare Cattedra di Storia dell'Arte Contemporanea Accademia di Belle Arti di Brera Milano)

Organizzazione dell’Esposizione : Paola Martini (Conservatore), Lilli Ghio

Collaboratori: Fabrizio Bombino

Assistenti: Silvia Colace, Luming Zhang

Restauro: Luisa Mensi Conservazione e restauro - Torino

Orario: lunedì: 10.00-13.00; giovedì: 14.30-18.00; venerdì: 14.30-18.00; sabato: 14.30-18.00

Biglietto di ingresso (comprensivo della visita al Museo, tutto incluso): € 8,00 (intero); € 6,00 (ridotto)

Per informazioni: tel. 010 2475127

 

Prossime sedi espositive a Genova in Palazzo Ducale 17.12.2021 - a Villa Croce 10.2.2022 - alla GAM Nervi 12.2.2022

 

Altre sedi espositive: Comune di San Gimignano (Si), Comune di Sanremo (Im)

Partner Organizzativi: Capitolium Art Casa d’Aste Brescia

 

Sito Museo Diocesano: www.museodiocesanogenova.it

Facebook: @museodiocesano.digenova

Instagram: museo_diocesano_genova

 

Sito Archivio Giannetto Fieschi: www.archiviogiannettofieschi.eu

Ufficio Stampa: Paola Saba, +39 338 4466199, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Monografia in preparazione: Testi, tra gli altri, di A.Del Guercio, F.Bombino, B.Ceccobelli, M.Diel, PP.Dinelli, A.Dzurova, S.Jiong, A.Lechleiter, P.Martini, A.Mugnaini, S.Pizzi, M.Scarpa, F.Serrati, H.Stahlhut  I.Terracciano. Edizioni Rubbettino.

 

                                              pastedGraphic_6.pngpastedGraphic_7.png                                                              pastedGraphic_8.png                                                                                                                          

Regione: Liguria
Luogo: Palazzo Ducale, Ducale Spazio Aperto, piazza Giacomo Matteotti 9
Telefono: 010/8171600
Orari di apertura: 15-19. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.palazzoducale.genova.it; www.archiviogiannettofieschi.eu
Organizzatore: Archivio Giannetto Fieschi
Note:
Questa mostra costituisce la seconda tappa del grande progetto espositivo "Giannetto Fieschi. Un'Esposizione Antologica" nel centenario della nascita dell'illustre pittore e incisore nato a Zogno nel 1921 e morto a Genova nel 2010.

Quattro le grandi opere polimateriche esposte, pesanti come pale d'altare, che si installano nel Palazzo dopo essere uscite da un processo di reazione frutto di un'alchimia, di una sperimentazione sofferta, in cui i dubbi sovrastano le certezze e si impongono fino a raccontare verità nascoste sotto la scorza effimera del buon gusto.
Saranno esposte il Corpus spirituale e Il Tedio o La Funzione è una favola, entrambi del 1951, La Strage degli Innocui del 1954, il Minotauro del 1980.

La mostra è curata da Andrea B. Del Guercio, titolare della Cattedra di Storia dell'Arte Contemporanea dell'Accademia di Belle Arti di Brera Milano.

DIda: Giannetto Fieschi, Minotauro, 1980, Smalti su masonite, cm. 171x240.

Giannetto Fieschi. L’esperienza della pittura